Ok, parliamone pure.
Ultimamente mi è parso di capire che sta uscendo al cinema un film che merita un pelino di attenzione. L’ho percepito come un disturbo quasi impercettibile… un fremito nella Forza.
Magari sarà colpa della sveglia, che al mattino da un mesetto buono suona la Marcia Imperiale, oppure del bernoccolo che mi sono causato da solo qualche giorno fa, inciampando nel modellino di X-Wing che ho comprato a mio figlio 15 anni fa (Si, lo so che adesso ha solo sei anni. D’accordo, gliel’ho preso prima ancora di sposarmi. Magari pensavo che in un futuro lontano mi sarebbe nato un maschietto. Va bene, lo ammetto, era per me e l’ho comprato oltre i 25 anni. Farvi i cavolacci vostri, no?)
Poi ho realizzato, in un lampo di spadalaser, che non si può restare immune dalla portentosa campagna di marketing diretto e parassitario che in questi giorni ci bombarda in tv, sui giornali, sui cartelloni, sui social network, e persino al citofono (Ieri sera, 20.30 circa, ho riposto: “Chi è?“, dall’altra parte un colpo di tosse ha soffocato un semplice “Io“, “Io chi? Zio Franco?“, “NO, IO SONO TUO PADRE!“).
Ovviamente la parte del leone l’hanno fatta i prodotti direttamente legati al merchandising del film. Non c’è bisogno che vi dica il prezzo del Millennium Falcon Lego, vero? 159,99 € al LEGO Shop (con tanto di oloscacchiera con cui diventare un maestro di scacchi) (Non sto scherzando, lo scrivono davvero) (Questo e molto altro nelle 168 – centosessantotto – pagine del libretto di montaggio) (tuo figlio si laureerà e tu sarai ancora lì dopo 17 anni a cercare di montargli l’Hyperdrive, altrimenti niente “rotta di Kessel in meno di 12 Parsec”) (e lui ti giudicherà patetico) (poi però andrà a comprare il biglietto per il doppio evento “Episodio XV – La resurrezione di Yoda” e “Episodio XVI – la muta di Chewbecca” e sarai tu a riderci su).
Quindi, ho iniziato a pensare a vari momenti del film che hanno in qualche modo influenzato il mio modo di relazionarmi con il prossimo. Ecco alcuni esempi:
- Ho chiamato in diverse occasioni alcuni miei studenti “miei giovani padawan“, fra lo stupore generale dei presenti (sicuramente cresciuti nelle ere buie di transizione, fra una trilogia e l’altra).
- Sempre in aula con gli studenti, dico spesso loro che “c’è fare o non fare. Non c’è provare“. Poi però mi rispondono sempre: “prof…, se NON FACCIO quanto mi chiede, mi metterà 2, se lo FACCIO male mi darà 2 lo stesso… non è meglio se PROVO a farlo la prossima volta?“
- In una lotta di cuscini con mia figlia, sono salito sul suo letto e le ho intimato con aria trionfante: “E’ finita, piccola, sto più in alto di te“.
- Cadenza siculo-yodesca in molte espressioni gergali della vita quotidiana, ad esempio: “il pranzo pronto è!“. Il siciliano è, per distacco, la lingua più vicina allo yodese.
- Ho risposto appassionatamente, citando Han Solo, “Lo so“, alle parole “Ti amo“. (Certo, qualche volta ho risposto anche “Grazie“, e ricevuto un “Prego, di nulla. Ora, gentilmente, si accomodi sul divano per la notte” – ma questa è un’altra storia)
- Ho sentito diverse donne ironizzare sul fatto che senza strumentazione Luke Skywalker è riuscito a far entrare due siluri in una microscopica apertura della Morte Nera e noi uomini invece abbiamo difficoltà enormi a centrare la tazza del water.
- Ho anche accusato una collega over 65, dopo che questa ha contribuito alla decisione di spostare di una riunione al sabato pomeriggio, di essere passata al Lato Oscuro della scuola. A mia discolpa, devo dire che aveva di suo una notevole somiglianza con l’imperatore Palpatine, che mi ha tratto in tentazione (Ovviamente non ha mai capito le mie parole) (E tutt’ora non mi parla)
Ovviamente il cassetto dei ricordi sull’argomento è pieno anche di momenti nefasti. Troppo facile citare fra questi l’intera esistenza di Jar Jar Binks (e del suo inspiegabile accento veneto: mai dimenticato il trauma adolescenziale degli ultimi 20 minuti di “Navigator“) o la mancanza di epicità di una battaglia finale con protagonisti gli “orsetti del cuore” Ewoks.
Però ricordo anche come il piccolo me si spaventava e girava lo sguardo in presenza dello strano animaletto domestico di Jabba The Hutt, così viscido, ridacchiante, velenoso e profondamente asimmetrico (e si, non mi piace neanche adesso).
E poi…
E poi, basta. Chiudo qui, per adesso, ma avrei da scrivere per diverse ore ancora.
Anche perché se il risveglio della Forza è imminente, nutro qualche serio dubbio sulla forza del risveglio… domani mattina alle 6.30, fra sole cinque ore, non so se la troverò.
Comments
Tenetevi forte, sembrerà molto strano, potrei essere accusato di qualsivolgia disturbo, forse di asocialità… ma io non ho mai visto un film di Guerre Stellari, ora Star Wars.
Neppure uno dei cinque, sei o sette che hanno fatto, non conosco neanche il personaggio principale, tantomeno il suo nemico…
Chiedo scusa, anche se non penso che farò qualcosa per recuperare.
Neanche un tentativo.
Presidè, ma lo senti?
Questo va bannato dalla Lega…
Fox, “la forza del risveglio” sembra il titolo di un libro di automiglioramento, di queli che ti spiegano che la strada per la felicità consiste nell’iniziare una dieta e svegliarsi presto la mattina.
Dallo stesso autore di “Come usare la forza e vivere felici” e “Diverremo tutti magrissimi”
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Ho dovuto fare sparire il “parte I”, non trovo il tempo necessario per la parte II entro domani. Chiedo perdono ai miei (due) fedelissimi lettori. 😀
Fai articoli interessanti. Scritti tra l’altro bene
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gentilissimo!
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Ebbene sì. Finalmente l’ho visto ieri sera!
Non è mai troppo tardi per fare della beneficenza.
Bravo Alfredo, gesto nobile.