(ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER SUGLI EPISODI 01 e 02 DELLA NUOVA SERIE)
Bentornato, agente Mulder.
Ti trovo fisicamente un po’ ingrigito, a dire il vero, per il resto mi sembra che tu te la sia cavata abbastanza bene. Gli ultimi 14 anni in cui non ci siamo visti spesso non dovrebbero averti riservato troppi scossoni (ok, a parte la separazione da Scully, l’allontanamento dall’FBI e la scoperta che il figlio che hai cresciuto come tuo è un pizzichino – ma poco poco – alieno, peraltro con le stesse palpebre verticali del fuggitivo nel primo MenInBlack)
Ti conosco sin da quando eri un novizio dell’FBI. Ricordo le tue prime apparizioni, quando i colleghi ti chiamavano ancora “Mighty Mulder”, e penso con nostalgia al tuo uno spazio angusto e disordinato nello scantinato del Boureau che tanto somigliava al caos controllato della mia stanza nella vita reale.
Ti ho visto affrontare nel tempo una caterva di “Monsters of the week”, e se di alcuni di essi tuttora conservo il ricordo, quasi venti anni dopo la prima visione, un motivo dovrà pur esserci: per esempio, ho persino controllato le scapole dei miei figli appena nati per vedere se ci fossero residui delle ali come in Angeli Caduti (S05E17) e chi, almeno una volta nella vita, non ha temuto che saltasse fuori Eugène Tooms (S01E03 e S01E21) da una tubatura idrica proprio nei momenti meno opportuni.
Ti ho seguito lungo infinite peripezie in nove stagioni, 182 episodi (e due film) in epoca in cui il MySky era solo un progetto divino e le VHS si smagnetizzavano nel giro di un paio di mesi (quando invece nella stessa cassetta ci registravo una stagione intera, tanto che gli ultimi episodi della stagione più che vederli dovevo “intuirli”) e conosco ancora abbastanza bene tutto il fato avverso che hai dovuto affrontare con l’agente Scully.
Entrambi lungo le stagioni avete perso parenti stretti, amici e conoscenti, tutto sull’altare di una incredibile concatenazione di eventi che coinvolgono a più riprese alieni indiscutibilmente cattivi, alieni ribelli buoni ma non troppo, supersoldati imbronciati, liquami sottocutanei di origine extraterrestre, fantomatici Consorzi terrestri favorevoli alle invasioni aliene e i soliti banali dirigenti governativi corrotti e insabbiatori.
Hai scoperto inoltre di avere un padre naturale tabagista incallito (il cui attore troveremo praticamente nello stesso ruolo di grande burattinaio in Continuum), poco affidabile ed estremamente fortunato per essere sopravvissuto persino ad uno sterminio alieno. Hai scoperto di avere un fratellastro poco raccomandabile che voleva rubarti il lavoro, e dei colleghi, John “T1000” Doggett e Monica Reyes, che ci sono persino riusciti – anche benino – per un paio di stagioni. Infine, come dimenticarlo, sei pure morto e risorto, senza il clamore mediatico del tuo più illustre predecessore circa duemila anni prima.
Ricordo bene, fra le altre cose, che gli alieni ti hanno rapito un po’ in ordine sparso: 1) la sorella Samantha, espulsa dalla finestra in un lampo di luce degno del miglior Giucas Casella. 2) La tua partner Scully, tirata via in un altro lampo di luce e restituita ingravidata 3) Te stesso, che fra una conseguenza e l’altra mi sei finito fuori dagli X-Files per quasi due stagioni intere.
Tanti bei (!) ricordi. Poi l’anno scorso ho letto la splendida notizia che saresti tornato per regalarmi altri 6 indimenticabili episodi, a distanza di 14 anni dall’ultima puntata della serie e di 8 dall’ultimo (seppur dimenticabile – tanto che ho dovuto rileggere la trama da wikipedia) film del 2008.
Già, siamo nel 2016. E ora, che finalmente dopo tutto questo tempo siete tornati… Scopro che gli alieni hanno rapito pure il tuo figliastro William! Mulder, che dire, succede davvero tutto a te!
Purtroppo però, ci sono tre cose in questo tuo ritorno che non mi convincono.
Primo, il tuo legame con la ricerca della verità sugli alieni era talmente forte che l’Area 51 sembrava essere diventata la tua casa vacanza per l’estate… E improvvisamente ieri, dopo tutto quello che ti è successo e che ho elencato solo in modo approssimativo nelle righe precedenti… ci hai messo 10 minuti per rinnegare tutto!!!!!!!!!!!!!!!
In 20 minuti di chiacchiere con un giornalista e una mitomane (della quale si comprende che finirà male non appena la si guarda in faccia) improvvisamente ti convinci che sì, gli alieni sono arrivati a Roswell, ma che da allora in poi non si sono fatti più vedere, e ti unisci al grande coro delle teorie cospirazionistiche moderne secondo cui i governi, anzi le lobby industriali e militari, hanno fatto di tutto e di più con il DNA e la tecnologia aliena, per rovinarti la vita facendo credere al mondo intero che l’origine di tutto ciò che è successo in nove-stagioni-nove sia… PUFF… una brillante sequela di opere di tecnologia militare!
No, Mulder, no. Questo non è da te.
Seconda cosa; tutta la serie ha seguito una complessa ed articolata “mitologia” che ha portato inequivocabilmente ad attendere un evento del futuro ormai passato: la grande invasione aliena del 22 Dicembre 2012 (un giorno in ritardo rispetto ai Maya) che avrebbe dovuto portare all’estinzione della razza umana.
Ricordo bene il senso di impotenza che tu e Scully avete trasmesso a noi poveri spettatori in quell’ultima scena sul letto di un Motel, quel “Maybe there’s hope” che in realtà di speranza non aveva nulla…
E quel giorno, anni dopo, ti immaginavo lì, in un parco di Vancouver, a guardare il cielo, seduto su una panchina dall’alba al tramonto, ad aspettare che nove anni di lavoro portassero i suoi frutti.
Per due giorni di fila e con motivazioni diverse, il mondo aspettava la sua fine in decine di fantasiosi modi differenti (e Roland Emmerich, che in carriera non ha disdegnato entrambi i temi, con le catastrofi del suo “2012” ci ha sguazzato) e non è successo nulla. Lì capisco che ti sono un po’ girate, perché se è vero che “The truth is out there”, è evidente che l’esatto “there” lo hai clamorosamente mancato.
No, Mulder,neanche questo è da te.
Infine, la terza cosa, tornando al nostro re-incontro di ieri è stata una mancanza di rispetto: non mi puoi strappare con un calcio il poster “I want to believe”. Comprendo che la valenza simbolica del “per nove anni vi ho raccontato solo stronzate e non ci ho capito un piffero” sia abbastanza forte, però cribbio: abbi un po’ di rispetto per la lotta che ho fatto con i miei genitori per piazzare quel primo poster nella parete appena dipinta della mia stanzetta da adolescente.
No, Mulder, assolutamente no. Non dovevi farlo.
Però mi conosco bene e so che un legame forte come il nostro non può essere scalfito da delle incomprensioni come queste; inoltre nutro la speranza che nelle quattro fugaci apparizioni che ancora farai nella mia vita in questo prossimo mese di febbraio (WARNING: IRONIA – nonostante io tema che in una di queste ti tocchi fare una indagine sulle pericolosissime scie chimiche che funestano i cieli del Nord Italia diffondendo malattie nella povera gente) (ed aspettando che lo S.H.I.E.L.D. e l’Hydra si contendano gli inumani apparsi alla fine del secondo episodio) sarai in grado di riscattarti e trovare finalmente pace e verità in una degna conclusione della storia.
Ovviamente so già che attenderò con impazienza queste tue nuove imprese, ed in fondo, volevo confessarti che sono davvero contento di averti nuovamente rivisto in azione.
In tema di confessioni, ci tengo a dirti che in questi anni, di attesa non ti sono stato fedelissimo, lo ammetto senza vergogna. Ho spaziato in lungo e in largo nello Sci-Fi ed ho avuto una bella cotta, davvero intensa, per i tuoi colleghi della divisione FRINGE, gli unici ad essere riusciti a trasmettermi emozioni simili, ma ciò non ha dissolto il nostro legame. Forse perchè, in fondo, in loro cercavo qualcosa di te, di Scully, di Skinner, di Krycek, dell’uomochefuma e di tutti i mostri e gli alieni con cui abbiamo trascorso insieme tutto questo tempo.
E se il mio nick, in ogni dove, è Fox da più di vent’anni, il merito è anche tuo.
Grazie, Mulder.
(Back to the Blog ultimamente va a rilento per tanti motivi: lavoro ed esigenze di famiglia su tutti, un maledetto Fallout 4 che mi ruba parte del tempo libero e un minimo di distacco fisiologico dalla frenesia iniziale. Ma ci siamo e torneremo presto in forma.)
Comments
Articolo grandioso, in cui hai perfettamente riassunto, con anche dovizia di spiegazioni, il perché sia una bufala questa operazione di reboot sequelizzato (o sequel rebootizzato, dipende da come vogliamo incartarci con le paorle…) di X-Files.
Amai la fiction originale come tutti rimasi affascinato dalla sua diversità, dalla trama che er la prima volta portava nel mainstream il concetto di complotto, anelai alla scoperta della verità e quando questa fine alla fine rivelata, rimasi con l’amaro in bocca, ma contento di aver fatto questo lungo viaggio per le nove stagioni (i film non li considero nemmeno).
Poi arriva questa operazione inutile, tanto quanto la nuova stagione di Heroes e tu hai intercettato il dloore di chi ha amato il franchise originale, quell’atmosfera particolare ed anomala, quei personaggi ed infine si sente preso per i fondelli.
Non avresti potuto scriverlo meglio il tuo articolo e non ne ho letti di migliori, anzi, il tuo eccelle in modo sfacciato.
Complimentoni!!