Day 3
Il risveglio dell’hater
04/09/2016
Oggi non vi racconterò di come ho passato bene la giornata in famiglia o di come mi ha preso per folle il tizio cui ho proposto 400 € per l’appartamento che offriva a 625 € mensili. Le mie influenze arabe che sono venute fuori nel mercanteggiare il prezzo non hanno fatto breccia sul cuore asgardiano del padrone di casa. Mi chiedo come facciano ad avere una vita così priva di flessibilità.
Non vi racconterò neanche di come per la prima volta, girando per le strade che mi hanno visto crescere, ho provato la spiazzante sensazione di non appartenenza. Come se il mio iniziare a lavorare fuori mi facesse improvvisamente sentire “straniero“. Mi soffermavo con lo sguardo sui particolari noti, con la spiacevole sensazione di perderli (di “rifiutarli“) andando via, come se quegli ambienti non mi appartenessero più. E’ “temporaneo” tutto ciò che prima era “consueto“.
Eviterò persino di raccontarvi come stamattina mi sia tornata prepotentemente in mente una collega che mi precedeva in GAE, alla quale diosolosacome sono spuntati diverse decine di punti di mobilità in più di me, finendo praticamente nella scuola della porta accanto. Quella stessa collega che dopo due anni di richieste stalkeriane di informazioni, pareri e chiarimenti, mi ha fatto i conti della mobilità in tasca, si è accertata che fossi dietro di lei e poi, in una CdC in cui ci conosciamo tutti – non mi ha detto mezza parola di conforto nonostante fossi stato letteralmente spazzato via dal mio mondo. La immagino tuttora mentre sghignazza con lo sguardo infuocato, su un trono di ossa umane, accarezzando una coppia di famelici draghi di Komodo a digiuno da settimane. In queste occasioni viene da pensare che siamo una pessima categoria; non solo come insegnanti, purtroppo anche come esseri umani, il cui occhio non riesce a superare l’orticello di casa.
Di cosa vi parlerò allora? La novità eclatante è che mia moglie ha scoperto questo blog. Le è piaciuto, nonostante sostenga di non essere emotivamente fragile come l’ho raccontata fino ad adesso (balle!) e che sapeva già del costo del computer di cui si parla al Day -3, anche perché quel giorno era al negozio con me.
Le donne… sempre un passo avanti!
Il prof (fra qualche giorno di nuovo) emigrante