Il Prof Emigrante – La grande certezza (dal Day 10 al Day 19)


Day 10
I primi problemi

11/09/2016

Sono via sul serio stavolta, con prospettiva di rientro (molto, troppo) temporaneo intorno alle due settimane da oggi. E sorgono i primi problemi reali.

No, non parlo di come non sia riuscito a trovare il biglietto per la partita di Champions, scoprendo come le parole “apertura domenicale” scritte sul sito internet ufficiale della Juventus accanto ai nomi delle ricevitorie abilitate in realtà pare non vogliano dire nulla di significativo: tre ricevitorie visitate in giro per la città, tre saracinesche sbarrate.

Ho preso due treni, un tram, e due autobus nell’arco di una mattinata, girando spesso a vuoto, finendo anche in una zona poco raccomandabile in cui venivo osservato con più attenzione del necessario. Ho iniziato a respirare l’atmosfera di questa grande città che mi piace da sempre (erano state tre le mie visite precedenti da uomo lib... ehm… da turista) ma dalla quale, forse volutamente, stavolta mi sono finora tenuto alla larga.

Come se visitare qualcosa di bello o interessante lasciasse insinuare in me un senso di colpa. Sono cose da vacanza, da vivere con la famiglia: “Mica sto qui a divertirmi io, sono qui per lavorare“.

I problemi seri sono invece altri: la bolletta dell’acqua spropositamente alta, della quale mi sono dovuto far mandare le foto perché non posso andare di persona a controllare il contatore; il rumore infernale proveniente dal locale vasche, percepito nel quartiere come il rullaggio di un aereo e per il quale ho fatto venire negli ultimi mesi l’idraulico a cadenza settimanale (A tutt’oggi ancora parla parla ma non ci sta capendo nulla) (per farlo venire a casa devo fare i salti mortali: centinaia di telefonate) (Si dimentica l’appuntamento puntualmente un quarto d’ora dopo la mia chiamata) (il prossimo blog lo creerò nel momento in cui avrò nuovamente bisogno di lui: avrei cose da raccontare per mesi!); l’amica milanese ultraottantenne che viene a trovare i miei suoceri per 15 giorni proprio in questo periodo folle in cui avremmo più bisogno di loro fra scuola dei bambini e rientro al lavoro di mia moglie.

E io sono qui. E non posso fare nulla per loro.

Già, proprio un bel modo per avere la mente sgombra e dedicarsi come si deve ai ragazzi che troverò in classe.

Domani si comincia.

Il prof emigrante.

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Note:
1) Grazie per i feedback, continuate pure!
2) Non mi arrendo, domani troverò quel biglietto
3) Conoscete un idraulico serio, zona Sud Italia?


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