Day 19

Flipped Blogroom

20/09/2016

Tutto capovolto: partiamo dalla fine. La webcam del netbook si solleva e inizia a girare per casa, supera il salone, attraversa il corridoio, entra nella stanza buia proprio mentre si accende una fioca luce dal comodino. Mia figlia è lì, dorme come un angelo. La webcam si avvicina, le mando un bacio rumoroso e un saluto di buonanotte. Vedo che agita le palpebre ma non si sveglia: starà sognando unicorni e fate, come sempre (si, mi rifiuto di pensare che sta per diventare adolescente. E non ho ancora visto i ragazzini in motorino che, mi dicono, girano intorno alla scuola media). Di solito accenna un sorriso e risponde anche durante il sonno, stavolta no.

Si spegne la luce, la webcam attraversa di nuovo il corridoio e, illuminata dalla luce del bagno, entra in un’altra stanza dove dorme il mio piccolo angelo. Nonostante il saluto a distanza di papà, lui continua a dormire, russando forte dei suoi faticosi 7 anni come un lavoratore di fatica dopo un turno di notte.

Fra 4 giorni tornerò da voi, piccoli miei, tenete duro.

La “cosa nuova” di oggi, in questo tourbillon di cose nuove che ormai accadono, invece è avvenuta nel pomeriggio, in cui ho incautamente offerto la mia disponibilità per aiutarli a fare i compiti. Dalle 15.30 alle 16.00 ho ricevuto 5 telefonate, una sessantina di messaggi whatsapp, circa dieci dei quali contenenti fotografie, e dovuto esibirmi in tre o quattro rimproveri a cadenza regolare per non far dimenticare l’autorità paterna (le pratiche antiche che fanno sempre bene). Pensavo fosse un po’ più facile. Dobbiamo un po’ affinare la tecnica. Accetto suggerimenti (che non siano “licenziati e torna giù“).

Dalle 15.00 alle 16.00… E’ stata la puntata del “Trono di Spade“, – avevo iniziato a vederla alle 14.30 – più lunga che io abbia mai visto.

Si, immaginando una presenza notevole di tempi morti, sono venuto su equipaggiato delle sei stagioni di questa serie che, incredibilmente per i miei standard, mi ero lasciato scappare negli anni precedenti (stesso clamoroso errore fatto anni prima con Fringe, cinque stagioni da oltre 20 episodi recuperate fra luglio e agosto 2014. Capolavoro assoluto).

Stasera o domani finirò la seconda stagione. Bello, ci bloggherò su seriamente appena finirò la sesta e mi sarò rimesso in pari con il resto del mondo. No spoiler, please, altrimenti il blog cambierà nome in “il prof incazzato e vendicativo che ha amici influenti nel mondo del woo-doo e della magia nera“.

In mattinata, invece, mi sono ritrovato come un cittadino modello, ad andare in centro commerciale, “Le gru“, presentatomi tempo fa da gente del luogo come il più grande, il più bello, il più megabellostrafigounicospettacolare della zona.

Bah.

A me sembrano tutti uguali, sembrava proprio di essere giù ( e ne abbiamo anche di migliori ) (per onestà intellettuale, devo dire che il più bel centro commerciale che abbia mai visto in Italia è l’ EUROMA2, per distacco).

Anche i negozi sono gli stessi; in un attimo di divagazione mentale, mi sono pure seduto sulla panca di fronte Kiko ad attendere che le mie piccole donne uscissero dal negozio, per forza d’abitudine.

Sono andato lì per prendere due regalini per i miei bimbi, visto che al mio primo ritorno flash mi sono presentato solamente con un pacco di caramelle preso al duty free dell’aeroporto, luogo in cui stormi di avvoltoi commerciali travestiti da commessi si divertono a maggiorare del 70% i prezzi degli articoli. E voi, spinti dal rimorso, comprerete perchè tornando a mani vuote vi sentirete dei genitori mostro, finendo per fare la mia fine, al ritorno da una romantica due giorni con mia moglie a Firenze: salire sull’aereo con una Minou (la gattina bianca degli Aristogatti), morbidosa e voluminosissima, di 70 cm di altezza, dando codate di gatto a destra e a manca, non è per niente pratico!

Il prof. emigrante

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Note:
Superata la quota di 200 proffollowers! Festeggiamo tutti insieme con un brindisi a distanza, accompagnato da un monito giunto come un fulmine a ciel sereno a chiusura di una telefonata mattutina: “… e non ti mettere a fare il cretino con le professoresse sul blog!“

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