Il Prof Emigrante – La grande certezza (dal Day 10 al Day 19)

Day 14

Gente bizzarra

15/09/2016

Da una vita amiamo ridere delle caratteristiche peculiari che differenziano noi gente del Sud dai nostri omologhi al di sopra dell’Arno. La nostra macchietta ci vuole più caldi, più accoglienti, più allegri, mentre lassù sono più efficienti, più ligi alle regole, più “performanti“.

Beh, come vedete ho usato solo termini in accezione positiva per entrambe le categorie, anche se, dopo un paio di esperienze significative odierne, ci sarebbero già un paio di persone cui far sbattere violentemente la testa nel sacro muro dell’educazione interpersonale nella vana speranza che qualche neurone possa scendere di latitudine e iniziare a comportarsi in modo vagamente umano.

Mi rivolgo a te, cara prof. cui ho chiesto molto gentilmente in sala docenti una informazione sull’inserimento della card per l’utilizzo della fotocopiatrice e che mi hai risposto senza neanche guardarmi “per queste cose devi chiedere in segreteria“, per poi fare neanche 3 minuti dopo ciò che ti avevo chiesto, incurante della mia presenza.

E anche a te, prof amica della prof di qualche rigo sopra, che sei entrata sbraitando mentre parlavo con il vicepreside, ignorando la mia presenza e inserendoti nella discussione con una gomitata verbale che mi ha lasciato a parlare da solo con gli infissi (per inciso, sicuramente più cordiali di te)(e della tua amica).

E cosa dire di te, segretaria che non mi hai voluto ricevere perché la segreteria può ricevere i docenti solo fino alle 9.00 e io ho bussato da te, SU INDICAZIONE DEL VICEPRESIDE, alle 9.08. E che hai poi rimproverato un tuo collega semplicemente perché è uscito fuori a rispondermi. Ti sei divertita a dirmi che “non abbiamo ancora il codice” per poi essere “sputtanata” (si può dire? Si, poco fa stavo scrivendo di peggio) neanche 25 secondi dopo dal tuo collega più gentile? Beh, sappi che l’ho usato, eccome!

Sia chiaro. Non sono tutti così. Ho trovato anche degli indigeni che si comportano da persone civili lì in mezzo (così come persino da noi proliferano gli stronzi (altra parola border-line rispetto al politically correct. Che mi succede oggi?) e vi rimando sempre al Day 3) con i quali è possibile instaurare un dialogo e persino avanzare qualche richiesta.

That’s it. Per il resto, mentre ad amici e parenti arriva proprio in questi attimi l’assegnazione provvisoria che a me non arriverà (eppure sono contento per loro, davvero molto), mi preparo domani per il secondo mini trasloco e le sei ore di “casting” degli studenti del serale.

Dove accidenti ho messo il Golden Buzz?

Il prof emigrante

_____________
NOTE:
Ho anche trovato il tempo di fare una passeggiata in un parco qui vicino. Senza telefonino, cercando in solitudine di metabolizzare la mia nuova situazione. L’ho lasciato per la prima volta in macchina, visto che è ormai diventato un’appendice della mia mano. Ovviamente, 1.500 km più a Sud, per la prima volta, proprio in quei 24 minuti di passeggiata è suonato l’antifurto di casa, con tanto di convergenza trifamiliare per verificare l’accaduto che si è risolta – fortunatamente – con un falso allarme.

______
Nota/Disclaimer redatta a fine anno scolastico: probabilmente si è semplicemente trattato di una mia/loro giornata davvero storta. La segretaria in questione è stata tutto l’anno gentile e disponibile, mentre con le prof coinvolte negli episodi narrati ho avuto pochissimo a che fare durante l’anno e in tali momenti non ho riscontrato nulla di cui lamentarmi.

Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10