Day 29
La birra e il drago
30/09/2016
Ogni individuo reagisce in un modo squisitamente personale alla modesta quantità di alcool contenuto in una birra media.
Può non essere minimamente avvertita come può scatenare momenti di imbarazzo di dimensioni planetarie… dipende da millemila fattori personali. Per esempio, a me viene sonno.
Nel bel mezzo delle conversazioni serali, a casa come fuori, indipendentemente dalla qualità della compagnia, sia quella che mi va bene, sia quella per la quale simulerai un morso di vipera pur di trovare un impegno dell’ultim’ora, mi arriva come un fulmine a ciel sereno il cosiddetto “abbiocco” che, nel giro di pochi istanti, chiede il conto della giornata.
Così la palpebra sinistra si carica di responsabilità non dovute e comincia a sentirne il peso, portandosi in un punto di equilibrio instabile all’altezza di metà pupilla, lottando con una forza uguale e contraria che riesce, con più di qualche difficoltà, a contrastarla (in fisica questo gioco di forze si chiamerebbe “il principio di buona educazione“).
La palpebra destra, un po’ meno reattiva (tranquilli, miei proffollowers, non sono guercio, si parla di un ritardo impercettibile) risponde qualche istante dopo, ma una volta entrata in azione pare moltiplicare in modo keynesiano il peso su entrambe.
Così inizia quello che ormai Lei, che ne è stata testimone più di chiunque altro, chiama “processo di zombificazione post-birra” che presto o tardi chiederà il conto in termini di amicizie reali.
Stasera, ospite dei parenti che mi hanno accolto, sono finito in un brutto giro: il giropizza. Perchè brutto? Perchè nel locale cercavano di soddisfare 300 coperti con un fornetto elettrico da 4 pizze alla volta, con 3 soli camerieri a girare come trottole impazzite (di cui uno ESTREMAMENTE scortese, che si è meritato una recensione ad personam live su tripadvisor), tanto che ogni coppia di pizze arrivava a 20 minuti (almeno) di distanza dalla precedente che, in questo contesto, veniva annientata in meno di 20 secondi. E poi, perché mi sono ritrovato davanti la birra media grazie al sorriso compiaciuto del mio commensale che ha gestito l’ordinazione in modo centralizzato.
Le birre erano finite già poco dopo la prima coppia di pizze. Il momento dell’arrivo della seconda coppia lo ricordo ancora. Già per la terza ho vaghi ricordi annebbiati. Sulla presenza della quarta coppia non ho certezze, se non un vago sapore di acciughe in bocca che altrimenti non saprei giustificare.
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swish swosh
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rattle scripple sflummmm
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lav lav, strofin strofin, bev, sputacch…
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(Fine pausa per igiene dentale)
A scanso di fraintendimenti, non ho straparlato né ho effettuato improvvise craniate sul tavolo, non ho compromesso i rapporti interfamiliari, non ho avuto problemi con il ritorno a casa in auto. E’ stata in ogni caso una serata piacevole. Ormai sono bravo: non si sono accorti di nulla.
Loro.
Io si.
Ad un certo punto della serata, ricordo distintamente di aver visto il Ministro Giannini venirmi incontro in volo, sul dorso di un drago fiammeggiante, sussurrandomi: “Dracarys!“, incenerendo il cameriere biondo in un tripudio di applausi.
Si, anche aver visto 50 puntate del “Trono di Spade“, dal 12 Settembre ad oggi, sta iniziando a chiedere il conto.
Serata da ricordare, eh?
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NOTE
Già, perchè sono così ossessionato dalle note? Ricordi angusti della tesi di laurea? Malcelate aspirazioni musicali? E’ solo lintensione d aguravvi un serreno riposo pieno di erori di gramaticca?
