Day 36
Una nuova fine, un nuovo inizio
06/10/2016
La firma del contratto e la consegna delle chiavi arriveranno martedì mattina, io salirò su lunedì. Mi daranno una casa senza acqua, luce, gas, internet (in ordine di necessità per l’uomo moderno). Il parente di mia moglie, sempre sia lodato, non potrà ospitarmi in quanto ha già altri suoi parenti a casa.
In effetti sono io a non averglielo chiesto, perché ho saputo in tempo di quest’altra presenza in casa. Se fosse stato per lui, un divano me l’avrebbe trovato comunque.
Ad ogni modo, tutto facile come sempre, no? Si torna in hotel, almeno finché non mi attiveranno l’utenza dell’acqua. Ma ci penseremo domani, da casa. Volo all’alba, sveglia fra poche ore.
Altre due settimane sono finite (stavo scrivendo “volate”, ma non è che sia proprio il termine esatto), due settimane piene di tensione per la casa da cercare (Day 27, 30, 32, 33, 34, 35 – chi mi legge ogni giorno se ne sarà lievemente accorto), di momenti tristi di nostalgia e di momenti in cui ho fatto qualcosa di allegro (Day 26, 29, 31 – la domenica in giro per musei e stadi), di lavoro a pieno ritmo ( Day 27, 28, 33 – in cui ho creato il feeling con gli studenti che al momento sembra buono in 5 classi su 6; con una ci devo ancora lavorare, li vedo un po’ diffidenti), di repentini alti e bassi emotivi (Day 25 , 26, 36 – sono partito carico con la convinzione della pendolarità come condizione accettabile, sto chiudendo con una voglia matta di tornare a casa e rivedere la mia famiglia), di ipotesi confermate dai fatti ( Day 37- l’assegnazione provvisoria impossibile), di colleghi che si creano un’opinione su di me e ne parlano pubblicamente ( Day 28, 33 – sia in faccia che alle spalle).
Insomma, andiamo dritti lungo l’unica strada che ci è dato percorrere. Il prossimo periodo qui al Nord andrà dal lunedì al sabato, una sola settimana. Vedremo come andrà: probabilmente mi dedicherò alla nuova casa, all’attivazione delle utenze, a chissà quali peripezie burocratiche… tutta roba che odio profondamente.
Bene, ci sarà abbastanza materiale per questo blog.
Già, questo blog. Mi è venuto un crogiolo di pensieri, ultimamente. Per quanto tempo ancora potrò andare avanti al ritmo di un post al giorno? Dove voglio arrivare? Perché lo sto scrivendo? Per CHI lo sto scrivendo?
Il prof. (pensieroso ed) emigrante (ma almeno rientrante)
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