Il prof emigrante – La nuova casa, il pacco dal sud e il demone Balrog (dal day 50 al day 59)

Day 53

Il pacco

22/10/2016

Al Nord “le cose funzionano e la gente si fa i fatti propri“, lo sentiamo dire da sempre e sicuramente c’è un fondo di verità.

Una figura come quella del portiere del condominio, che da noi è una sorta di centrale universale del pettegolezzo, che estende il suo campo d’azione anche nei palazzi vicini oltrepassando talvolta il confine del quartiere, qui si trasforma in una sorta di automa in tuta che riceve il pacco dal corriere, ne annota gli estremi in un registro, ti manda una e.mail per avvisarti dell’avvenuta ricezione e, cosa assurda e davvero riprovevole, non fa commenti ammiccanti sul contenuto dello stesso (del tipo “ah, sig. prof emigrante, finalmente le hanno mandato i rifornimenti da casa!“, “è arrivata questa raccomandata, deve essere una multa, ma scusi, cosa ci faceva lei a Pordenone? Non me lo aveva detto!“, “C’è questa lettera dall’Argentina, come sta suo zio Hans? Fa ancora il gerarca nazista in esilio?“)

Così in mattinata ho aperto il famoso pacco con gli essentials provenienti da casa, sotto la cura e supervisione di mia moglie, del quale faccio un breve riepilogo:

– n.2 pentole di misura differente
– n.1 padella
– n.2 contenitori in plastica per alimenti
– n.3 fra tazze e tazzine
– n.3 grucce di buona fattura apposite per pantaloni (“perchè altrimenti si fa la piega sul ginocchio“)
– n.1 coperta in lana extrapesante cucita a mano in epoche remote da sua nonna; ho provato a metterla stanotte e al quarto minuto mi sembrava di essere in piena foresta equatoriale, nelle vicinanze di una fonderia sita all’interno di una camera magmatica.
– n.1 set di lenzuola di ricambio con la precisa indicazione di metterle SUBITO
– n.1 cappello in pile, essenzialmente da neve, ma che si rivelerà prezioso da qui a breve quando le temperature si faranno rigide e non sarà il caso di fare gli schizzinosi
– n.1 sciarpone fashion in lana che diventerà una seconda pelle per il mio collo.
– n.3 nuove paia di slip misura… ehi, ora non esageriamo con i dettagli! (Si è peraltro scatenata una megadiscussione telefonica che negava le mie EVIDENTI somiglianze con il tizio dall’addominale tartarugato rappresentato nelle confezioni. Mah!)
– n.1 normalissima forbice da ufficio che inspiegabilmente mi accompagna da oltre 15 anni, facente parte del mio “corredo” prematrimoniale
– n.1 vassoio di dolci tipici del periodo di Ognissanti (“Ramette di Napoli” alla nutella). Già dimezzate al pomeriggio, purtroppo ho constatato che non si rigenerano.
– n.1 barattolo di carciofi sott’olio made in suocera. Non so come li abbia pressati, ma prima di riuscire a tirarne fuori uno intero, ne ho dilaniati cinque.
– n.1 barattolo di Nutella di Pistacchio fatta in casa in collaborazione con il Bimby, nostro terzo figlio onorario. Lei sa che ne vado matto.
– n.3 letterine strappalacrime di accompagnamento da penultima puntata di reality, che mi hanno messo a dura prova e fatto un enorme piacere. Siete sempre nel mio cuore, stelle mie!
– n.1 adesivo di un personaggio di “Alla ricerca di Dory” trovato nelle merendine con l’ordine perentorio di attaccarlo nell’agenda “così pensi a noi

Il tutto in un pacco strapieno di firme e dediche da parte di tutta la famiglia allargata. E’ stato divertente, anche e soprattutto la diretta skype dell’apertura e dell’estrazione dei singoli oggetti… che già… quando arriva il prossimo????

Il Prof emigrante

Immagine vagamente rappresentativa (presumibilmente in difetto) del contenuto del pacco per il docente fuorisede

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NOTE:

Ieri sera a Milano una bella serata in compagnia di tanti amici accomunati da una vera passione. Ho conosciuto di persona e chiacchierato a lungo con il “creatore” del fantacalcio, di conseguenza uno degli uomini più odiati dalle donne d’Italia.

Continua nel Day 54 – Il ghetto


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