Day 72
Il dono della sintesi
(10/11/2016)
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NOTE:
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Day 72 (bis)
Il dono della sintesi (bis)
10/11/2016
(Ero fortemente tentato di pubblicare solamente quello che c’è al di sopra della linea precedente).
Sarebbe stata un’idea carina, visto che posso candidamente ammettere che questo dono – nella mia versione digitale – non mi appartiene, anche perché è la critica che ricevo più spesso (l’ultima volta, da un caro amico d’infanzia, uomo di vasta cultura popolare e profondo cultore del dialetto natìo: “ ‘mbare, addivintai nannu prima ca finisciu di leggiri tutti i minchiati ca scrivi“) (trad.: “caro compagno di mille avventure, rischio di diventare un grazioso nonnino prima di aver finito di leggere tutti i simpatici contenuti con i quali ci diletti“).
Così, mentre ormai ho ormai assimilato definitivamente che il pranzo qui è una tradizione superata, retaggio di un passato popolare ormai lontano nel tempo, mi sono ritrovato nella solita riunione delle 14.00, dipartimento unico del corso serale. Avevo finito di compilare le programmazioni richieste alle 13.45, avrei avuto le prime lezioni alle 16.30, quindi c’era tutto il tempo di fare questa benedetta riunione e poi fiondarmi a mangiare qualcosa.
Ma non avevo fatto i conti con il dono della sintesi.
Apprezzatelo.
E’ un dono prezioso.
Arricchirà la vostra vita e soprattutto quella di chi vi sta a sentire.
Si, perché un testo puoi anche decidere di non leggerlo, ma quando per esprimere un concetto affermativo di 3 parole e una virgola (“si-,-va-bene”) al primo punto dell’ordine del giorno, praticamente già discusso ed approvato prima che TU arrivassi (in ritardo), impieghi 45 minuti di monologo, tirando in ballo episodi della TUA infanzia, un trattato di storia medioevale e persino citazioni della Divina Commedia, costringendo 9 persone ad ascoltarTI, non puoi lamentarTI se nel frattempo, catturando come avvoltoi affamati i momenti in cui non fissavi il nostro sguardo, il resto del dipartimento aveva già fatto le opportune discussioni in un gruppo whatsapp creato ad hoc dopo il nono minuto di monologo (avevamo capito l’andazzo) e trovato l’accordo per i 3 punti successivi dell’Ordine del Giorno e qualcuno è pure riuscito a finire la focaccia senza che TU te ne accorgessi…
E non oso immaginare se il soggetto in questione fosse stato in disaccordo con il resto del dipartimento.
Il fenomeno di dilatazione temporale degli interventi si è purtroppo propagato per tutto il tempo della riunione, permettendoci di finire proprio a ridosso dell’inizio delle lezioni, sforando solo di qualche minuto.
Così, sono rimasto fino alla sera soltanto con il bicchiere di latte, la treccina della colazione e un pacchetto di biscotti presi alla macchinetta al primo cambio dell’ora. Intorno alle 20.30 i boati del mio stomaco erano talmente forti da essere uditi nelle prime due file di banchi della quinta, costringendomi ad imbarazzanti spiegazioni con gli studenti, che ovviamente, per loro subdola ed irriverente natura, fantasticavano già ipotizzando altri fenomeni meno nobili.
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NOTE (bis):
1) Ieri, il primo flame negativo su un gruppo “Insegnanti”, al Day 71 sul “Grande Freddo” che vi cito integralmente:
“Ed è per questo che al primo rientro al sud si ammalano e non rientrano più? Fa troppo caldo? Non si ammalano mai al Nord?!”
No comment.
3) Domani si torna giù dopo 2 settimane intervallate da una visita più che gradita. Appena vedrò quei due… me li stritolerò tutti in un abbraccio che non avrà alcun dono della sintesi.
4) Dove diavolo è finito il 2)?
2) Ah, eccolo… nel video, la nostra reazione quando uno di noi viene preso dal soggetto in questione in un corridoio senza via di fuga.
Continua nel Day 73 – Fine della prima fase