Day 84
Dieci autosuggerimenti per attività più interessanti rispetto a correggere compiti in classe
23/11/2016
1 – Andare a scuola e contemplare il criceto in portineria che gira dentro la sua ruota di plastica, osservarne la ripetitività delle evoluzioni, cogliere le sfumature delle variazioni impercettibili di velocità, incontrare il suo sguardo carico di adrenalina mentre muove la testolina nella tua direzione al culmine della fatica agonistica.
2 – Fare una lunga passeggiata sotto la pioggia incessante che perdura da quando sono arrivato lunedì. Far entrare l’umidità dentro le ossa giusto per dare una scossa a questo grigiore, godendo dell’emozione dello starnuto. Magari persino catturare centinaia di Pokemon acquatici con l’account dei miei figli e far loro un grande favore.
3 – Anticipare ad oggi le rituali pulizie del venerdì. Riuscire a dominare le pieghe della camicia sarà più semplice rispetto ad intuire ciò che si nasconde in alcuni fogli pieni di frecce, riporti e cancellature selvagge. Offrirmi di stirare anche quelle del vicino, visto che ieri, attraverso la parete, sono volate urla proprio sul tema che, accidenti a me, prima o poi dovrò decidermi a trascrivere.
4 – Andare su un qualunque blog di cucina fusion, scegliere una ricetta e dedicare la giornata alla creatività alimentare, per poi, naturalmente, ripiegare su una cotoletta surgelata in quanto dopo un mese che abito in questa casa mi sono accorto solo adesso che il forno non ha mai funzionato.
5 – Contare le foglie del copridivano a motivo floreale fatto pervenire dalla Sicilia per ovviare alle dubbie macchie preesistenti. Raccoglierle per tipologia e dimensioni e pubblicare uno studio nelle riviste online delle “prestigiose università americane” che riempiono il mondo di notizie anche più inutili di questa.
6 – Ricordarmi di fare ogni tanto il turista. Uscire di casa, imbacuccato come l’omino Michelin versione multicolor (la combinazione giubbottone, sciarpa, cappello di 3 colori diversi è una rara chicca di stile che diversi fashion blogger non esiterebbero ad imitare), e visitare un museo o un palazzo reale approfittando del periodo in cui non ci sono scolaresche in gita o grandi flussi turistici.
7 – Andare in un centro commerciale e bighellonare tutta la mattina come fanno gli indigeni del luogo nel fine settimana. Fra l’altro sono già tutti addobbati in piena atmosfera natalizia. Uhm… si fa già spazio in me una grande domanda: dovrò comprare anche io un alberello di Natale per questa mia solitaria dimora o lasciare l’attuale atmosfera asettica? Mi sa che ne parleremo più avanti.
8 – Bloggare un giorno intero live come se fosse un esperimento sociologico (“Ore 7.23, mi sto lavando i denti – Ore 7,24, ripongo lo spazzolino nell’apposito cassetto – Ore 7,25, mi siedo sul water in preda a tormenti interiori…”). Potrebbe rappresentare un salto di qualità per l’intero blog. Un salto verso l’abisso, molto probabilmente.
9 – Fare una long watch di una serie televisiva, “Continuum” di cui mi manca soltanto l’ultima stagione (6 soli episodi), rischiando di arrivare al pomeriggio semi-lobotomizzato perché questa contiene più paradossi temporali simultanei di qualunque altra storia mai raccontata. Ed immagino l’incipit delle mie lezioni “Ecco, ragazzi, come vi avrò detto domani, quando tornerete a ieri dovrete...”
10 – Tornare a letto, rimboccarmi le coperte, chiudere gli occhi, aspettare (giorni) che il diluvio passi e sognare di essere già a domenica mattina, a casa con i bambini che mi saltano addosso sul lettone e Lei che ci ricorda che prima o poi qualcuno dei tre si farà male. Ovviamente senza il pensiero di dover prendere nuovamente un aereo la mattina successiva a strapparmi via da tutto ciò.
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Fine dello sfogo. Inizio a correggere questi compiti (2 classi), perchè se non lo faccio adesso che sono ancora “caldi” – mi conosco -, rischierò di portarmeli dietro per due mesi.
Il prof (impigrito) emigrante
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Note:
1) uffa
2) che palle
3) non mi va
4) ecc. ecc.
Continua nel Day 85 – Storie di sesso