Day 192
Nulla da dire
10/03/2017
(Airport Live n. unopiùdellaltravolta)
Certo, il titolo non è una buona base di partenza. Nonostante ciò, avevo voglia di farmi sentire, quindi vediamo di riempire questo nulla con un po’ di concretezza derivante da una serie di cose fastidiose.
- Facebook ha deciso che, essendoci una foto in questo post, ogni parola deve diventare un tentativo di tag, per cui sto più chiudendo finestre di suggerimenti che digitando caratteri.
- Nonostante abbia bruciato semafori e soprattutto sia passato come un lampo in mezzo a sciami di tifosi in marcia per Juve-Milan davanti allo Stadium, il volo è in ritardo e – aggravante – mia suocera sta preparando la pizza, che se fosse possibile in un Facebook 3.0 postarne il gusto, lo farei di cuore. Si, per voi.
- Terza cosa più fastidiosa è che qui sembra esplosa l’estate con 20° e i colleghi indigeni ridacchiano dicendo che il bello deve ancora venire, con le famose piogge primaverili che mi vengono dipinte come peggiori dei monsoni.
- Quarta cosa, come insegnante non sono ancora riuscito a trasmettere il giusto panico da esami di stato agli studenti, che in alcuni casi ancora sembrano vivere la loro vita in uno stato di apparente calma. C’è tempo per rimediare… (peccato non poter mettere la faccina diabolica di whatsapp!)
E basta.
In fondo volevo solo salutarvi un’altra volta.
Torno giù con il 32° volo della stagione dopo aver saltato per la prima volta in tanti anni un po’ di compleanni in famiglia e un mio anniversario.
Vi ricordate quando non capivo ad ogni volo se fosse un “andare” o un “tornare“? Beh, ho deciso che nonostante passi più tempo su che giù, il mio volo verso Sud è decisamente un “tornare“.
Il prof emigrante
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Note:
Non posso essere così incoerente. Non avevo nulla da dire nel post, figuriamoci nelle note. Meglio mettere una foto live…
Continua nel Day 195 – Il ticchettìo