Il Prof Emigrante – Anno II – Riassuntone
Day 84
Travel Blog: 21 ore di Odissea
23/12/2017
Aggiornamento 1 – 6h dalla partenza
Fila ad elastico intorno a Firenze. 32 minuti, poi diventati 51, ora 75.
Lo spettro dell’arrivo a 24 inoltrato aleggia su di noi. Ed ha le sembianze dei tre plaid che avvolgono i miei compagni di viaggio che, più o meno rumorosamente, dormicchiano mentre io guido pensando a come sarebbe stato se fossi finito a lavorare fra queste colline.
Prima parte del viaggio andata comunque bene, improntata alla conoscenza reciproca. Vedremo cosa ci riserva il resto della giornata.
Un grande quesito si fa strada nelle discussioni: con treni, bus e aerei esauriti, con questa mole immensa di traffico verso Sud… chi resta al Nord? Che fanno… lo chiudono?
Il prof emiguidante
Aggiornamento 2 – 9h dalla partenza
Il grande sonno. L’autostrada stimola, si sa. Quando ero piccolo non chiedevo altro che sdraiarmi sul sedile posteriore – calpestando o meno mia sorella – e dormire come un angioletto.
Evidentemente è una pratica diffusa ovunque. Dormono tutti qui, tutto il tempo, me compreso che mi sono fatto una “tirata” (unità di misura della quantità di sonno) di un’oretta lasciando guidare il collega.
Parole scambiate nell’ultima ora? Un centinaio. Tutte prevalentemente sulla fila dopo Firenze, su quella che ci aspetta a Roma e sul perfetto abbinamento fra autostrada e cd degli 883.
Pausa pranzo, Roma é ancora lontana.
Il prof emidormiente
Aggiornamento 3 (Roma) – 12 h dalla partenza
La fila intorno la nostra amata capitale (durata prevista 145 minuti), spinge verso attività mai immaginate nei viaggi precedenti.
Il prof “vacci liscio” emigrante
Aggiornamento 4 – 16h dalla partenza
Sala Consilina. L’unico luogo al mondo in cui l’autogrill è più conosciuto del paese stesso, sarà il teatro della nostra cena.
Siamo partiti 16 ore fa (ad ottobre sono salito in 13 ore) e ne mancano ancora 5, fila al traghetto permettendo.
È sicuramente record, ma fortunatamente la compagnia arraffazzonata sta facendo il suo sporco lavoro di intrattenimento e da potenziale incubo insopportabile, questo viaggio è declassato a semplice odissea di trasferimento.
L’evento di per sé strano è che sto bloggando dal bagno alla ricerca di tranquillità, per risparmiare tempo e spiegazioni: i compagni di viaggio non si sono ancora accorti della Vostra discreta presenza. Purtroppo, nella porta accanto un nonno urla con disinvoltura al nipote “fozza, nescia stu cosu e piscia!“, rovinando la poesia del momento. Fortunatamente, il disagio è mitigato dalla magia di chiedere un bicchiere d’acqua al bar e riceverlo con il sorriso, un’emozione che non ha prezzo.
Ah, Lei va al lavoro domani alle 6.30. Riuscirò a salutarla?
Il prof cenante
Aggiornamento 5 – 20h dalla partenza
Villa San Giovanni ed è già la vigilia di Natale.
Nessuna delle profezie nefaste (file interminabili, 3 ore di coda) arrivate nel pomeriggio si sono verificate a Villa San Giovanni e siamo entrati immediatamente dentro la pancia del bestione giallo.
Solo una lunghissima Calabria alle spalle, con un paio di cambi guidatore, un’oretta di sonno guadagnata sul sedile posteriore della mia auto (in cui forse non ero mai stato)(si vede che non sono più un ragazzino) e il tempo per accorgerci che, al cambio guida in una piazzola di sosta isolata dal resto del mondo, senza un’ombra di luce, si lasciava ammirare uno splendido cielo stellato.
Ok, ma ora basta. Voglio arrivare a casa.
Il prof traghettante
Aggiornamento 6 – 22h dalla partenza
Epilogo
È finita. 22 ore. Avverto un filo di stanchezza. Devo fare una doccia.
Devo dare tre baci.
Tanti auguri di Buon Natale dal vostro Prof Emigrante e grazie per la vostra compagnia!
Continua nel Day 95 – Ma che ve lo dico a fare?