Il Prof Emigrante – Anno II – Riassuntone

Day 9

La botta

09/10/2017

 

L’hai presa tu, amico mio, in testa, cadendo da una scala.

L’hanno presa tutti quelli che ti volevano bene, quando non sei più riuscito a riprenderti.

L’ho presa io, ieri, quando ho saputo che eri morto in un caldo giorno d’estate di tre mesi fa.

La più dura delle botte.

Quando muovevo i primi incerti passi nel mondo della scuola, con tutte le problematiche dell’insegnamento in una paritaria senza l’esperienza che avrei dovuto accumulare nel tempo, mi sono appoggiato a te.

Ti ho scelto, senza che te ne accorgessi, come esempio da seguire. In fondo anche senza che me ne accorgessi io stesso.

Da tanti anni ormai non ci sentivamo più, diretti ognuno per la propria strada, intenti a seguire i nostri percorsi di vita, così diversi.

Eppure un giorno, forse nel 2010, ti ho chiamato e ti sei ricordato di quel collega pivellino con cui hai condiviso cinque o più anni del percorso comune.

Per me, che rasento la sociopatia telefonica, è stato un grande sforzo. Chiamarti dopo anni giusto per sapere come stai è stato un grande gesto di ammirazione, attenzione che riservo a pochissimi. Mi dispiace che tu non l’abbia mai saputo.

Oggi, quasi dieci anni dopo il nostro ultimo incontro, mi rivedo in te. Nel tuo modo di prendere il nostro mestiere con il sorriso, sempre. Nell’importanza di coltivare un rapporto informale e diretto con i colleghi, con i dirigenti e con i collaboratori delle scuole in cui lavoro; nella capacità di vivere il rapporto con gli studenti come un… allenatore, mantenendo il giusto rispetto dei ruoli, nell’ottica di raggiungere il risultato insieme.

Soprattutto… sdrammatizzare sempre. Vivere il lavoro positivamente, anche nella situazione più tesa.

Mi mancherai: nelle gite in cui gli alunni sembravamo noi, nelle maturità in trincea a difendere gli indifendibili, nei consigli di classe a far passare il broncio a colleghi belligeranti.

Che botta che mi hai dato, Simone. Che botta!

Il prof emigrante
(Con tre mesi di ritardo)


Continua nel Day 24 – Perchè lo fai?

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