Il Prof Emigrante – Anno III – Parte III – “Rotolando verso Sud”

Le vacanze estive sono finite, oggi a scuola iniziano i lavori per gli esami di recupero e mercoledì all’alba mi tocca risalire al paesello laziale per fare il mio dovere.

Salirò con piacere, sinceramente: tanti colleghi da salutare, tanti luoghi a cui dare il giusto tributo, un’altra “famiglia adottiva” a cui dare un sincero “arrivederci“; mi resta il ripianto di essermi socialmente svegliato quest’anno un po’ troppo tardi, ma tant’è. Guardare il passato serve solo a migliorarsi nel futuro.

Salirò con piacere anche perché ho convinto mio padre a venire con me, con la preziosa scorta di un nipote semiadulto a tenergli compagnia mentre sarò (in realtà quasi sempre) a scuola. Primo viaggio in macchina per lui dopo un numero non precisato di anni, ci sarà da divertirsi.

E’ prevista una partenza leggera e un ritorno leggermente più complesso a causa della solita casa incastrata come le “drops” di Tetris dentro l’automobile. Ho già avvertito il nipote che probabilmente dovrà viaggiare con i piedi dell’asse da stiro nel fianco, la testa fra le barre dello stendipanni e l’aspirapolvere infilato… vabbè, soprassediamo. E’ giovane, si adatterà, le esperienze nuove non lo spaventano.

Lascerò il “paesello” sabato, ci sarà anche un Day di saluto nel quale ne scoprirete il nome – anche se ormai è un po’ il segreto di Pulcinella -, e già lunedì ci sarà la presa di servizio al “paesazzo” palermitano.

Lì ho già preso vari contatti: con la scuola per il calendario di settembre (una quattro giorni consecutiva di riunioni di dipartimenti in cui dobbiamo fare chissà cosa… tinteggiare le pareti? Foraggiare il mulo d’istituto? Esercitazioni di alzabandiera?), con il mio contatto parentale nel luogo (chi mi ha già fornito quattro appartamenti da visionare)(che ancora non ho visionato), con il B&b per il primo periodo (scelto strategicamente sul mare).

Insomma, di qui a poco si riparte con la solita vita.

Che bello. Che bello. Che bello.

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NOTE

– Tralascio l’entusiasmo con cui io, Lei e Loro ci avviciniamo a questo nuovo inizio. Ne abbiamo parlato tante volte. Ci si abitua, siamo consapevoli e responsabili, il lavoro è lavoro, e bla bla bla… tutte ****ate!

– L’angolo della divulgazione: Il “segreto di Pulcinella” è un tipico canovaccio teatrale. In esso un qualche personaggio rivela un segreto a Pulcinella, con la richiesta di giurare che mai quel segreto sarà rivelato ad altri. Pulcinella giura e, naturalmente, corre a rivelarlo a qualcun altro. La situazione si ripete, via via con tutti i personaggi cosicché, alla fine, tutti coloro che sono sulla scena (e ovviamente anche gli spettatori) conoscono il segreto ma tutti fingono di non conoscerlo.